Il concetto di “rientro dei cervelli” si focalizza, dal punto di vista normativo, sugli incentivi legali volti a facilitare il ritorno in patria di professionisti altamente qualificati.

Questa strategia è stata incorporata in Italia attraverso leggi mirate, tra cui il Decreto Crescita del 2019, e recentemente è stata oggetto di una revisione da parte del governo italiano.

La nuova normativa è operativa a partire dal primo gennaio 2024 ed è valida per tutti coloro che non hanno trasferito la loro residenza anagrafica prima del 31/12/2023.

In questo articolo andremo a trattare i seguenti argomenti:

Rientro dei cervelli 2024: cosa cambia rispetto al precedente

Analizzando la nuova normativa e la precedente è possibile identificare alcune differenze chiave nelle norme che regolano le agevolazioni per impatriati, in particolare:

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Rientro dei cervelli 2024: Come funzionano le nuove agevolazioni 

Da un punto di vista di funzionamento tecnico le agevolazioni funzionano allo stesso modo delle precedenti, ovvero tramite una riduzione del reddito imponibile. In questo caso quello che è cambiato con l’introduzione della nuova normativa è la percentuale di riduzione che mentre prima era del 70% (ed in alcuni casi del 90%) ora è stata ridotta al 50%. 

In aggiunta a quanto sopra mentre prima era prevista la possibilità di estendere le agevolazioni per un ulteriore periodo di 5 anni, con la nuova normativa questa possibilità va a decadere. 

La riforma del rientro dei cervelli nel 2024  ha inoltre implementato dei limiti di reddito, stabilendo che l’agevolazione fiscale sarà applicata esclusivamente ai primi 600.000 euro di reddito. Questo vincolo è stato introdotto con l’obiettivo di evitare benefici fiscali eccessivi, garantendo al contempo la sostenibilità del sistema fiscale nel lungo periodo.

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Quali sono i nuovi requisiti per gli Impatriati nel 2024

I requisiti per il rientro dei cervelli sono stati modificati con la nuova normativa, qui di seguito riportiamo quelli in vigore dal primo gennaio 2024

Hai dei dubbi sui requisiti per accedere alle agevolazioni?

Rientro dei cervelli per docenti e ricercatori

Per quanto riguarda docenti e ricercatori non viene applicata la normativa, pertanto rimane valido quanto era stato emanato in precedenza sia come misura e percentuali delle agevolazioni, sia per quanto riguarda i requisiti.

L’articolo 44 del Decreto Legge n. 78/2010 conferisce agevolazioni consistenti nell’esenzione del 90% degli emolumenti derivanti da lavoro dipendente o autonomo a favore di docenti e ricercatori che decidono di trasferire la propria residenza in Italia. Tale agevolazione ha una durata standard di sei anni, che resta inalterata nel 2024.

Caratteristiche dell’Agevolazione:

Requisiti dell’Agevolazione per docenti e ricercatori:

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