TASSAZIONE RIENTRO DEI CERVELLI

Tassazione rientro dei cervelli: Calcola il tuo stipendio netto 💰💰

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Quali sono le agevolazioni legate al rientro dei cervelli e come viene calcolata la tassazione ed il relativo bonus? [Aggiornato 2025]

Il Bonus per il Rientro dei Cervelli è una misura messa a disposizione dallo stato, per tutti i lavoratori dipendenti e liberi professionisti, che abbiano lavorato in uno stato estero e che desiderino tornare in Italia come lavoratori, sia dipendenti che autonomi.

In questo articolo tratteremo le due legislazioni quella in vigore per tutti coloro che sono rientrati prima del 31/12/2023, e quella attualmente in vigore dal 01/01/2024 attualmente in vigore.

Ricordiamo che la legislazione valida nel 2025, conferma quella in vigore dal 2024 senza apportare nessun tipo di modifica.

Calcolo stipendio netto rientro dei cervelli 2024

In questa agevolazione si è ridotta la percentuale di sgravio fiscale passando dal 70% al 50% del reddito imponibile. Questo implica che una percentuale maggiore del tuo stipendio verrà tassata, riducendo la portata dell’agevolazione.
Con Reddito imponibile si intende l’ammontare su cui vengono calcolate le imposte e che viene calcolato a partire dal Reddito Annuale lordo dal quale vengono sottratti gli oneri deducibili (ad esempio i contributi previdenziali obbligatori, ecc…).

Questo ci fa capire che l’agevolazione per il rientro dei cervelli rimane molto conveniente nonostante la riduzione apportata dal governo, permettendo di abbattere significativamente le imposte sul reddito annuo.

Questo abbattimento dell’imponibile inoltre comporta spesso un cambio di scaglione IRPEF, ovvero passare dal 43% della fascia più alta al 23%-25% di quelle più basse. Oltre che la possibilità di percepire ulteriori benefici fiscali, normalmente non previsti per i redditi più alti.

In aggiunta alla percentuale di imponibile è stato imposto un tetto massimo al reddito che applica l’agevolazione esclusivamente ai primi 600.000 euro di reddito ogni anno.
Per quanto riguarda la durata rimane di 5 anni, non è più estendibile per altri 5 periodi d’imposta come era nella precedente normativa.

Sono stati anche modificati i requisiti per poter accedere alle agevolazioni, in caso volessi approfondire puoi trovare qui di seguito il link alla sezione specifica con anche il test online: verifica requisiti rientro dei cervelli.

Calcolo rientro dei cervelli 2023

Questo bonus è valido per chi ha spostato la residenza anagafica prima del 31/12/2023, e prevedeva, per i lavoratori che rispettino i requisiti per impatriati, l’abbattimento del reddito imponibile del 70%.

In aggiunta, la misura legislativa volta al rientro dei cervelli, permetteva di aumentare ulteriormente la percentuale di esenzione fiscale, o bonus, nel caso in cui l’impatriato decida di trasferire la propria residenza fiscale in una delle seguenti regioni:

Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia.

In questi casi il lavoratore otterrebbe l’esenzione del 90%, invece che del 70%.

Facciamo quindi un esempio concreto per calcolare la differenza di stipendio netto tra un un lavoratore dipendente che accede alle agevolazioni, ed uno invece con la tassazione italiana classica: per entrambi consideriamo un reddito lordo annuo di 50.000€.

Vuoi fare un calcolo sulla tua situazione specifica? Rispondi ad alcune domande ed in pochi minuti avrai il tuo stipendio / reddito netto!

Durata e proroga delle agevolazioni per il rientro dei cervelli 2023

La durata predefinita del bonus per i lavoratori impatriati è di 5 anni, anche se può essere esteso di altri 5 anni nei casi in cui:

  • Il beneficiario lavoratore abbia almeno un figlio o un minorenne a carico.
  • Il beneficiario lavoratore diventi proprietario di un immobile residenziale su suolo Italiano, fin da 12 mesi prima del trasferimento. L’immobile può anche essere stato acquistato dal coniuge/convivente o dai figli e/o in co-proprietà.

Se il periodo iniziale di 5 anni viene prorogato, l’ammontare del reddito imponibile diminuirà del 20%, passando all’esenzione del 50%, invece che del 70%. Tuttavia, nei casi in cui il lavoratore abbia a carico almeno 3 figli o 3 minori (anche in affido pre-adottivo), l’agevolazione rimarrà del 70%.

Vuoi scoprire se hai i requisiti per accedere alle agevolazioni?

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